In questo appuntamento mensile desideriamo parlavi di un’escursione che, oltre ad essere molto bella dal punto di vista paesaggistico, offre la possibilità di ripercorrere la storia, camminando nei luoghi che hanno fatto da scenario alle battaglie tra italiani e austriaci.

Stiamo parlando dell’itinerario storico-escursionistico tra lo Scorluzzo e il Filone del Mot, che consente di ammirare strutture difensive austriache e italiane.

Infatti, durante la Grande Guerra, le rispettive linee di difesa erano collocate a brevissima distanza le une dalle altre.

Cenni storici

Gli Austriaci, dopo l’occupazione della vetta dello Scorluzzo il 4 Giugno 1915, lo trasformarono in un’importante fortificazione, fulcro della loro linea di difesa avanzata.

Questa, partendo dalla Drei-Sprachen Spitze (Cima Garibaldi), raggiungeva primo lo Scorluzzo, poi il Passo delle Platigliole, quindi la Nagler Spitze (Punta del Chiodo) per terminare all’Hobe Schneide (Monte Cristallo).

Poiché gli Austriaci realizzarono una linea di difesa dominante dall’alto, gli italiani furono costretti a costruire le proprie linee difensive in posizione sottomessa ma nello stesso tempo vicinissime a quelle dell’avversario.

Gli Austriaci, oltre a fortificare la vetta dello Scorluzzo, distribuirono le loro opere di difesa a ventaglio sul primo tratto delle tre dorsali che scendono verso il Filone del Mot, verso le Rese di Scorluzzo e verso il Passo dello Stelvio.

Von parte italiana le opere militari vennero saldamente costruite sulla lunga dorsale del Filone del Mot, partendo a monte della 2° Cantoniera con il villaggio militare più arretrato per giungere all’osservatorio avanzato situato praticamente alla base dello sperone meridionale dello Scorluzzo.

Il percorso

Dati tecnici:

  • Punti di partenza ed arrivo: Passo dello Stelvio – Monte Scorluzzo – Filon del Mot – Malga dello Scorluzzo – Laghetto Alto – SS 38 – Passo dello Stelvio
  • Lunghezza: 11 km
  • Tempo necessario: 4 – 5 ore
  • Dislivello in altezza: 700 m.
  • Difficoltà: Escursionistica

Punto di partenza e arrivo è il passo dello Stelvio. Una volta parcheggiata l’auto nel grande piazzale a lato della partenza della funivia che porta al Rifugio Livrio, incamminatevi lungo la pista sterrata che procede verso sud in direzione degli impianti per lo sci estivo.

Subito a fianco del percorso sono visibili alcune postazioni di artiglieria austriache ricavate nella dorsale rocciosa.

Superato il Rifugio Compagnoni imboccate il sentiero (Segnavia CAI n. 13 con colorazione tricolore) che sale deciso verso la cima.

Si procede ripidi fino ad un piccolo valico che sulla destra porta a quota 2.995 m., comunemente chiamata Scorluzzino.

Sul piccolo panettone, che domina il Passo dello Stelvio, sono presenti lunghi tratti di trincea piuttosto rovinati, una postazione circolare per mitragliatrici e vari camminamenti.

Continuando a sinistra su un percorso ripido, si raggiunge la croce in vetta al Monte Scorluzzo (a quota 3.095 m.).

Dopo aver ripreso fiato, prendete il sentiero che scende in basso a sinistra.

La discesa dalla cima, per circa un centinaio di metri, presenta tratti attrezzati con catene metalliche. Sebbene questa discesa non presenti particolari difficoltà, è bene prestare la dovuta attenzione.

Finito il tratto attrezzato il sentiero diventa più comodo e segue interamente il crinale denominato “Filon del Mot”.

In questa parte del percorso, un grandioso paesaggio si fonde con i resti della guerra: fanno la loro comparsa trincee, muri a secco, scale di legno, resti di baraccamenti e filo spinato.

Seguite il sentiero in leggera discesa fino al villaggio militare del Filon del Mot.

Vi consigliamo una sosta per visitare ciò che rimane dell’accampamento e poi riprendete il sentiero in discesa che conduce alla malga Scorluzzo e alla sua omonima piana.

In prossimità dell’alpeggio il sentiero torna ad allargarsi fino a diventare una comoda strada sterrata.

Proseguite in leggera discesa fino ad incrociare su un tornante la strada militare che porta a Le Rese Basse.

Al tornante si svolta a destra e in leggera salita si prosegue lungo la strada militare in direzione delle cannoniere de le Rese Basse.

Arrivati alle postazioni d’artiglieria in prossimità della statua dedicata alla Madonna della Neve, seguite il sentiero che vi condurrà ad un tornante della ss 38, poco sotto il passo dello Stelvio.

Per tornare al parcheggio senza seguire la strada statale potete tagliare a destra seguendo una debole traccia di sentiero.

Tornerete a casa con la consapevolezza di aver riempito i vostri occhi di bellezza, ma anche di aver calpestato quelle terre in cui si è combattuto aspramente, in cui si sono svolte battaglie che hanno fatto la nostra storia.

Buona escursione!

Lucio