Quando diciamo che la nostra Bormio e la Valtellina sono da vivere in tutte le stagioni, diciamo la verità!

Ogni stagione porta con sé caratteristiche uniche che invitano ad esplorare le varie valli intorno al nostro hotel, per esperienze immersive nella natura.

Nel periodo autunnale, quindi da metà settembre fino all’arrivo della prima neve a dicembre, i colori vivaci dei larici, delle betulle e dei frassini sui monti intorno a Bormio si accendono di colori e sfumature.

E’ il momento del foliage, il passaggio del colore dal verde acceso estivo, alle calde tonalità autunnali.

In questo articolo desideriamo parlarvi di un paio di valli particolarmente suggestive in questa stagione, rese ancora più particolari dalla presenza dei cervi in amore che lanciano i loro bramiti.

Una passeggiata di trekking nella selvaggia Val Zebrù o nell’ incantevole Valle di Fraele diventano esperienze distensive e cromoterapiche: camminare tra il foliage autunnale su sentieri non più affollati, apprezzare la quiete dei boschi e ascoltare la natura sarà davvero rigenerante.

Il bramito del cervo

L’autunno è il periodo in cui i cervi sono nel pieno della stagione degli amori ed è facile sentire riecheggiare i loro inconfondibili bramiti.

Gli imperiosi richiami di sfida lanciati in autunno dai maschi innamorati sono uno degli spettacoli più suggestivi dei nostri boschi, un concerto di suoni primordiali che si propaga anche a chilometri di distanza lungo crinali e valli.

Dopo aver lottato (si sentono anche gli scontri delle corna ramificate, che risuonano come spari) e conquistato i branchi di femmine, i maschi comunicano ai rivali la loro posizione e il loro rango.

Più forte è il bramito, emesso in fase di espirazione, più si dimostra la propria potenza e si comunica agli altri maschi di stare alla larga.

L’emozione di ascoltarli è assolutamente da provare!

La selvaggia Val Zebrù

La Val Zebrù è il cuore e il simbolo del Parco Nazionale dello Stelvio, uni dei parchi alpini più estesi d’Italia.

E’ facile innamorarsi del suo paesaggio da cartolina caratterizzato da irte pareti rocciose da una parte e profili più arrotondati dall’altra, le piccole baite in legno e la possibilità̀ di imbattersi in animali alpini di ogni genere.

Infatti, durante tutto l’anno non è difficile imbattersi in qualche animale selvatico come con stambecchi, camosci, scoiattoli, marmotte, aquile, gipeti.

Vi consigliamo un’escursione qui in autunno per avvistare il cervo ed ascoltarne il bramito.

E se anche non sarete così fortunati da imbattervi nel re dei boschi, sarete comunque sempre circondati da una natura accesa dalle tinte tipiche della stagione, ogni angolo sarà una tela di colori da immortalare con la vostra macchina fotografica.

E per rendere ancora più magica l’atmosfera, non poteva mancare una storia d’amore!

Si narra che in questi luoghi riposi lo spirito e il cuore spezzato di Zebrusius, un giovane cavaliere che vi trascorse in isolamento il resto dei suoi giorni dopo essersi perdutamente innamorato di una donna che non poteva ricambiarlo. Da allora Zebrusius veglia sulla valle e ne fa innamorare tutti i viandanti che vi transitano!

Durante la vostra passeggiata, provate a cercare il volto di Zebrusius nella valle, la leggenda vuole che si trovi raffigurato sulle pareti più ripide della valle!

La Valle di Fraele

E’ una valle pianeggiante, che quindi permette passeggiate non impegnative o rilassanti giri in bicicletta.

I Laghi di Cancano che si trovano nella valle nascono da dighe artificiali, ma il loro acceso color turchese, che contrasta con i larici arancio/rossi in autunno, è un vero spettacolo!

Anche dalla Valle di Fraele è possibile inforcare sentieri per avvistare il cervo in amore.

Contattateci per qualsiasi informazione sugli itinerari più belli e gli scorci più suggestivi, sapremo consigliarvi al meglio per non farvi perdere l’emozione di questa natura selvaggia e colorata!

Lucio