Non solo sport! La nostra cittadina invita a rilassanti passeggiate nel grazioso centro storico.

Anche senza una guida alla mano, sarà facile arrivare nel cuore del paese e trovarvi dinnanzi alla grande torre con l’orologio e, ai suoi piedi, il Kuerc.

Desideriamo quindi fornirvi qualche curiosità su queste due strutture, autentici simboli della nostra Bormio.

La Torre Bajona o delle Ore

Il nome Bajona si riferisce all’enorme campana che un tempo era collocata all’interno della torre.

Anticamente il suono della campagna stava ad indicare le adunanze del Consiglio maggiore che reggeva il contado, quindi il popolo che udiva il suono delle campane era chiamato a partecipare a questi incontri per l’amministrazione del paese.

Date le dimensioni importanti, i rintocchi della campagna venivano sentiti chiaramente anche nelle vallate circostanti.

I rintocchi scandivano anche altre occasioni della vita del Contado quali le feste popolari, l’avvicinarsi del nemico o lo scoppio di un incendio.

La leggenda narra che tale campana venne fatta risuonare per ore per avvertire la popolazione dell’avvinarsi delle truppe viscontee, ma per la gran foga con cui venne fatta suonare cadde dalla torre frantumandosi.

La torre, purtroppo, subì veramente delle distruzioni nel corso del tempo.

Venne distrutta nel 1376 in occasione dell’invasione delle truppe viscontee guidate da Giovanni Cane che distrusse anche il sovrastante Castello di San Pietro.

Le campane attualmente presenti sono ricavate dalla fusione di quell’unica enorme campana di un tempo.

Nel XIII secolo la Torre appartenne alla famiglia Alberti, nobili di Bormio, e faceva parte del cosiddetto “quadrilatero degli Alberti”, una sorta di area fortificata di proprietà dell’antico casato nobiliare.

Nel corso del tempo, la sua originaria struttura ha subito delle modifiche: venne rialzata XV secolo mentre e verso la fine del ‘400 furono aggiunti agli angoli quattro merli che servirono da sostegno alla cupola in legno che la sovrastava.

Altri interventi vennero eseguiti a seguito dei gravi danneggiamenti a causa dei saccheggi del 1620.

Nel 1855 la torre fu danneggiata gravemente da un incendio che portò alla riduzione ulteriore delle dimensioni della campana.

Sulla sua facciata, oggi completamente ristrutturata, è possibile ammirare una meridiana e un affresco raffigurante l’antico stemma del comune di Bormio.

Il Kuerc

Il Kuerc (dal dialetto bormino “coperchio”), assieme alla Torre della Bajona che lo sovrasta, è l’altro simbolo di Bormio.

Risalente al XIV secolo, nel pieno periodo dell’autonomia bormina, era il luogo dove un tempo avvenivano le adunanze (richiamate dal suono della campana della Torre Bajona) e si amministrava la giustizia.

Sulle sue colonne venivano infatti affissi i decreti e le sentenze.

Alla sua sinistra è ancora possibile vedere il basamento a forma poligonale della berlina un tempo presente e a cui venivano incatenati i condannati.

Da un punto di vista architettonico si presenta come una tettoia ad anfiteatro di pianta trapezoidale al cui interno vi sono delle panche a giro, cinque pilastri sorreggono il tetto, la parete di fondo invece è a forma semicircolare.

Degni di nota sono gli antichi doccioni a forma di drago che sporgono dalla gronda.

Il Kuerc venne completamente distrutto nel 1855 da un incendio che fece perdere l’originaria travatura in cembro.

Sul retro potrete ammirare una scritta a testimonianza dell’antico passato: “Libertate quam maiores peperere studeat servare posteritas“, ovvero “I posteri si impegnino a conservare la libertà che gli antichi conquistarono”.

Sia il Kuerc che la Torre della Bajona si trovano in Piazza Cavour nel centro storico di Bormio.

Buona passeggiata!

Dario